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Carabinieri: come ottenere un trasferimento?

Un Carabiniere può chiedere un trasferimento per diversi motivi. La domanda per la mobilità deve essere posta presso gli organi ufficiali che possono valutare la richiesta in base alle esigenze strategiche e le necessità del militare.


Può capitare che si presenti il bisogno di chiedere un trasferimento per i Carabinieri che prestano servizio in una determinata caserma. Dopo la prima assegnazione, infatti, si può avere un’esigenza specifica che può essere quella del ricongiungimento familiare. O per incompatibilità ambientale.

trasferimento carabinieri

In ogni caso, esistono delle procedure ben definite che devono essere seguite per ottenere il risultato finale. Le regole di questo procedimento sono descritte da diverse fonti, cerchiamo di fare chiarezza sulla procedura e individuare un percorso chiaro per il trasferimento dei Carabinieri.

Quando un carabiniere può fare domanda?

Non subito, la possibilità di richiedere un trasferimento in prima assegnazione non è né immediata, né certa. Come suggerisce l’art. 398 RGA, questa procedura può essere avviata dopo quattro anni di permanenza nel reparto (due anni per le sedi disagiate). Solo dopo aver trascorso questo periodo di tempo, è possibile inoltrare domanda ai superiori per richiedere un trasferimento.

Che può essere accettata o meno, in base a una valutazione in ordine alle esigenze del servizio e ai requisiti di chi fa la richiesta. Ricordiamo, però, che il trasferimento per ricongiungimento familiare può seguire dei tempi particolari, indipendentemente dal periodo minimo di permanenza nel reparto.

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Perché si può chiedere il trasferimento?

Terminato il concorso per diventare Carabiniere si viene assegnati alla destinazione definitiva. Che non è per forza adatta a ogni fase della tua vita. Ad esempio? Cosa porta a fare domanda di trasferimento?

Ricongiungimento

Uno dei motivi più comuni per chiedere un trasferimento di caserma è il ricongiungimento familiare. A tal proposito è proprio l’Arma dei Carabinieri a dare indicazioni chiare, ecco il documento ufficiale:

“La tutela dell’unità familiare e della genitorialità trovano da tempo valorizzazione in puntuali disposizioni normative e in conseguenti direttive discendenti tese al soddisfacimento delle specifiche situazioni soggettive, seppur nel necessario contemperamento dei vincoli ordinamentali e regolamentari funzionali all’efficace assolvimento dei compiti istituzionali”.

La linea è quella di soddisfare le necessità del singolo dipendente delle Forze Armate. Quando un Carabiniere convive può chiedere il trasferimento? Sì, l’ultimo punto del documento ci comunica che è presente questa opzione nel momento in cui la convivenza è anagraficamente accertata.

Motivi di salute

Si possono chiedere anche dei trasferimenti per necessità familiari e/o di salute. Particolarmente noto è il trasferimento temporaneo chiesto nel caso in cui sia necessaria l’assistenza sanitaria specifica, che di solito segue delle procedure di richiesta particolarmente snelle. Ci sono altre opzioni?

Incompatibilità

Il trasferimento per motivi di opportunità ed incompatibilità ambientale è un’eventualità possibile perché il principio è quello di ottimizzare il rendimento e l’evoluzione del singolo Carabiniere. Ma tutto deve essere bilanciato all’interno dei confini delle esigenze e l’interesse del pubblico ufficio.

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    La domanda di trasferimento per Carabinieri

    Per fare domanda di trasferimento è possibile presentare domanda entro la scadenza annuale stabilita da GE.TRA., Gestione dei Trasferimenti. La domanda va presentata online, utilizzando un sistema che tiene conto delle esigenze dei comandi e dell’organico in servizio. Di cosa si tiene conto? Due aspetti fondamentali: titoli e requisiti di chi fa domanda, proprio come avviene per un concorso.

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    Alternative per procedere al trasferimento

    Una prima opzione – valida per tutte le professionalità che fanno parte del Ministero della Difesa – per fare domanda di trasferimento è quella dell’interscambio. Devi trovare un pari dipendente che è disposto a compensare la tua necessità di trasferirti. Per procedere bisogna compilare il modulo ufficiale e inviarlo alle gerarchie superiori che possono prendere in esame la pratica. Altre soluzioni?

    Nel portale del Ministero della Difesa ci sono dei concorsi da valutare per partecipare e prendere in considerazione la possibilità di ottenere mobilità ordinaria o straordinaria con trasferimento in una zona differente da quella di prima assegnazione. Una soluzione simile viene offerta dalle occasioni mobilità intercompartimentale per ottenere una assegnazione ad altre amministrazioni.

    Federico Congia

    Sono un agente registrato presso l'Organismo Agenti e Mediatori con codice A16419. La mia area di competenza riguarda le cessioni del quinto e i prestiti convenzionati NoiPa nel settore della difesa. Ho contribuito al finanziamento di un vasto numero di personale militare, inclusi membri dell'esercito, carabinieri, polizia, vigili del fuoco e guardia di finanza in Italia, avvalendomi dei servizi offerti da Prexta S.p.A - Gruppo Bancario Mediolanum. I contenuti e le opinioni eventualmente espresse all’interno di questo blog non rappresentano né corrispondono necessariamente al punto di vista dell’Azienda per cui lavoro.
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    categoria: Notizie per militari
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