Aumento pensioni, quando sarà possibile?
Settembre 2023, ecco quando aumenteranno le pensioni. Questo grazie a un conguaglio del 730 per le pensioni minime. Ma si tratta di una condizione una tantum: la discussone sull’aumento strutturale degli importi è in alto mare.
Per capire quando aumenteranno le pensioni, soprattutto quelle minime, dobbiamo puntare gli occhi sulle notizie relative alle decisioni del Governo. Infatti si sta lavorando sull’uscita anticipata dal mondo del lavoro e sulle pensioni minime, nel tentativo per quest’ultimo caso di aumentare gli importi.

C’è da aggiungere che gli aggiornamenti sono poco incoraggianti e che, probabilmente, sarà difficile ottenere un reale aumento delle pensioni nel 2024. Per ora dobbiamo e possiamo solo registrare la possibilità prevista per settembre 2023 che prevede un temporaneo rialzo degli importi previsti.
L’aumento del settembre 2023
Abbiamo confermato che, nonostante le difficoltà, a settembre 2023 è previsto un aumento delle pensioni a causa di una serie di passaggi fiscali. Sono stati concordati dei conguagli delle trattenute Irpef e addizionali regionali/comunali del 2022, con aumenti che potrebbero essere interessanti. Quali sono i tempi in cui verrà definito questo aumento dovuto al ricalcolo fiscale? Ce lo dice l’INPS
Nel caso di pensionati con importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18.000 euro, per i quali il ricalcolo dell’IRPEF ha determinato un conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro, la rateazione viene estesa fino alla mensilità di novembre.
INPS Informa
Questo per le pensioni minime che hanno scelto l’INPS come sostituto d’imposta e se il soggetto ha presentato la dichiarazione entro il 30 giugno. Per tutti gli altri la situazione è già stata sistemata a marzo. Ma è vero che le novità su quando aumenteranno le pensioni non sono finite.

Aumento dell’ultima legge di bilancio
Anche se, come anticipato, si stanno valutando nuovi aumenti delle pensioni per la prossima legge di bilancio, quella precedente aveva già stabilito degli adeguamenti per le pensioni minime con il taglio del cuneo fiscale. Quali sono i parametri rispettati in questo scatto delle retribuzioni?
Sono 1,5 punti percentuali per chi ha meno di 75 anni e 6,4% per chi supera questo parametro. Quindi, in quest’ultimo caso, possiamo dire che le pensioni minime arriveranno alla soglia di 600 euro al mese. Mentre per chi non raggiunge i 75 anni di età ferma la somma a 572,20 euro ogni 30 giorni.
Si avranno altri aumenti per il 2024?
Un possibile aumento è previsto a causa dell’inflazione che erode sempre di più il potere di acquisto del denaro. La possibilità è sul tavolo del Governo. Alcune forze politiche spingono per portare le pensioni minime a 700 euro mensili ma il problema, come sempre, è trovare le risorse economiche.
Quando pagheranno le pensioni?
Anche se sono aumentate, le pensioni seguiranno lo schema classico dei pagamenti. Quindi, chi aspetta l’accredito sul conto corrente non deve fare assolutamente niente per incassare l’importo.
Se si vuole ritirare il denaro contante o l’assegno presso gli sportelli postali si segue il classico ordine alfabetico del cognome. Attenzione, il sabato si ritira il contante o l’assegno solo la mattina.
Iniziale del cognome | Ritiro di settembre |
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A – C | Venerdì 1 |
D – K | Sabato 2 |
L – P | Lunedì 4 |
Q – Z | Martedì 5 |